Aster, settembrini

Aster novae angliae e A. novi belgi

  • Famiglia: Asteraceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Perenni ed acquatiche
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: < -20°C
  • Altezza: 1 — 1,5 metri
  • Terriccio:  
  • Larghezza: 1 — 1,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata , Parzialmente ombreggiata
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I settembrini sono fiori tardo-estivi e autunnali, simili a margherite: si tratta di piante da fiore perenni, molto facili e longeve, disponibili in moltissime varietà e ibridi a fiore piccolo o grande, in vari colori (il più tipico è azzurro-lilla). Si utilizzano prevalentemente in bordura e anche in vaso. Sono ottimi anche come fiore reciso e sono molto amati dalle farfalle.

Consigli di coltivazione

Gli aster autunnali si coltivano partendo dal seme, in primavera, o acquistando le giovani piante da trapiantare a dimora entro maggio. Vanno coltivati in luogo con diverse ore di sole al giorno, in terreno sciolto, anche calcareo. Le varietà alte vanno cimate periodicamente durante l’estate per favorire la ramificazione e quindi una fioritura più abbondante su piante compatte e non troppo alte; in ogni caso è bene fornire tutori per sostenere gli steli delle varietà di alta statura, che arrivano a superare il metro e mezzo. Il terreno va mantenuto fresco e irrigato senza eccessi.

Da non dimenticare

Le specie a fiore doppio e grosso danno una fioritura migliore togliendo i getti laterali per ottenere meno fiori ma di maggiore dimensione.

Aster, settembrini: come e quando irrigare

Le foglie non vanno mai bagnate perché sono sensibili alla formazione di muffe favorite dall’umidità. Gli aster hanno bisogno di acqua regolare e mai eccessiva: il substrato deve essere conservato umido ma non fradicio.

Per irrigare la pianta in vaso o in piena terra in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con  gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi. Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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